Sappiamo bene che il sale in quantità eccessiva può portare gravi danni alla salute. Il problema è intendersi su quale sia la quantità eccessiva. I cibi proposti dall’industria alimentare sono troppo spesso ricchi di sale o di insaporitosi che lo contengono. 

Il senso del gusto di molte persone si è nel corso del tempo desensibilizzato rispetto ai sapori che non siano dati da sale e zucchero. In una sorta di assuefazione tendono ad aggiungere sempre più sale sia durante la  preparazione dei pasti che nel proprio piatto, spesso ancor prima di assaggiarlo.

Ciò va a scapito del gusto, al quale non offriamo le diverse sapori che la natura ci offre. Questi sapori sono invece la rappresentazione sensoriale dei micronutrienti contenuti nei cibi, dei quali abbiamo bisogno per “costruire“ la salute ed il benessere.

Aromi e spezie sono davvero tanti. Ne vediamo di seguito alcuni tra i più conosciuti e usati. Sono di facilissima reperibilità in quanto gli aromi sono tipici della zona mediterranea in cui crescono ricchi di nutrienti, mentre le spezie di cui parliamo, pur essendo originarie di paesi lontani, sono  oggi molto conosciuti e disponibili in tantissimi negozi alimentari.

Vediamone alcuni esempi:

IL ROSMARINO

È ricco di oli essenziali, ferro, calcio, vitamine, fibre. É un potente antiossidante, è ricostituente e tonificante, sostiene in fasi depressive e di stress. È antibatterico (utile quindi per esempio in presenza di Helicobacter Pilori), antivirale, in fase iniziale agisce sull’herpes. Ha proprietà antiparassitarie, antispastiche, riduce grassi e glicemia. È antinfiammatorio e antidolorifico

PREZZEMOLO

Contiene sali minerali, vitamine A, B, C, E , K, nonché aminoacidi e flavonoidi. Importanti proprietà del prezzemolo sono: aumento delle difese immunitarie, antianemico per la presenza di vitamine e ferro, contribuisce a ridurre la pressione e la ritenzione idrica, aiuta nella prevenzione  delle malattie del sistema nervoso e del cervello; esercita una potente azione antinfiammatoria, antiossidante,  ipoglicemizzante.

SALVIA

Abbassa i livelli di colesterolo e trigliceridi e anche i livelli di glucosio, cioè è ipoglicemizzante. Esternamente è fondamentale nel curare le ferite della cute, è un naturale sbiancante dei denti e rinfresca l’alito. Si utilizza in menopausa per il controlle delle vampate.

L’olio essenziale di salvia può essere utilizzato per uso orale o direttamente sulla cute. Esercita un’importante azione antinfiammatoria soprattutto sulle prime vie respiratorie, oltre che un’azione antisettica e antimicotica. Agisce alleviando problemi di memoria ed è attualmente in studio per la capacità di alleviare le malattie cerebrali.

BASILICO

Il basilico rafforza il sistema immunitario, allevia ansia e nervosismo,  aiuta l’organismo ad adattarsi allo stress

Erba aromatica ricchissima di composti fitochimici e soprattutto di sei diversi oli essenziali volatili che si ricavano dalle radici e dalle foglie. Questi oli hanno una potentissima azione antiossidante, antibatterica, antimicotica e antinfiammatoria. 

ZENZERO (GINGER)

Pianta usata fin da Galeno e dai romani (Plinio il vecchio). È ricco di: minerali, vitamine del gruppo B, vitamina E, acido folico, polifenoli.  Dà sollievo in caso di nausea (anche in gravidanza).  È un gastroprotettore, molto utile in caso di Helicobacter pylori.  È un antisettico e antinfiammatorio: particolarmente efficace per combattere raffreddore, febbre, tosse, catarro e per proteggere le prime vie respiratorie. Ottimo anche per dolori mestruali particolarmente acuti.

È anticoagulante e ipoglicemizzante.

CURCUMA LONGA

Il ministero della salute lo approva per uso alimentare. Come integratore precauzionalmente si sconsiglia l’uso a soggetti con problemi epato-biliari o calcolosi. È liposolubile, quindi ottimo con elementi grassi (olio, avocado, noci).  Pepe, peperoncino e quercitina aumentano la sua bio disponibilità. Si consiglia pertanto di utilizzarli insieme.

In medicina cinese, e oggi anche nella medicina occidentale, si usa per trattare problemi di: 

  • pelle (orticaria e dermatiti),
  • vie respiratorie (riniti, faringiti, tosse) 
  • articolazioni (reumatismi e problemi alle ginocchia  (pare avere un effetto analogo a quello dell’ibuprofene)
  • app. digerente (fegato e bile) 
  • potenziamento effetto chemio e riduzioni suoi effetti collaterali ( Molecules 2019, Front. Phatmacol, 2018).

Maria F. Rummele

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