Introdurre nuove abitudini apparentemente piccole e insignificanti può, già nell’arco di pochi mesi, trasformare radicalmente la nostra vita.

Un cambiamento pratico è in realtà una nuova informazione, un nuovo ordine che diamo alla nostra psiche e che, interagendo con l’intero sistema mente-corpo, dà luogo ad un diverso modello comportamentale, un nuovo paradigma.

Poniamo il caso che vogliamo mettere un po’ di ordine nel nostro modo di alimentarci e decidiamo di iniziare non dalla quantità o dal qualità della nostra alimentazione, ma dal “quando”, dagli orari. Ci informiamo presso qualcuno o leggiamo qualcosa al riguardo e scopriamo quello che succede nel nostro corpo se mangiamo dopo le 20,00, e quello che succede se invece dopo le 20,00 non ingeriamo più nulla se non acqua.

Secondo la scienza ayurvedica la giornata è divisa in fasi ben precise, ed in ognuna di queste fasi un tipo di energia prevale sugli altri. Questo significa che ci sono orari in cui gli organi e gli apparati lavorano al meglio con conseguente impatto positivo anche sulle altre funzioni. Tenendo conto dell’alternanza di queste fasi energetiche, l’ideale è pranzare quando il sole è alto, mentre l’orario in cui si dovrebbe cenare è tra le 18 e le 20; inoltre è bene consumare un pasto leggero, per favorire il processo digestivo e non interferire con la qualità del sonno. Mangiare tanto alla sera può essere infatti causa di sonno disturbato e sogni agitati.

Accorgersi di queste variazioni permette di mantenere l’equilibrio e l’armonia delle energie interne ed esterne a noi.

Scegliere i momenti da dedicare al pasto è importante e lo dimostra oggi anche la scienza occidentale. Ricercatori statunitensi delle università di Harvard e dell’Oregon hanno dimostrato come gli orari di assunzione del cibo giochino un ruolo non indifferente nell’aumento del peso e nello sviluppo del sovrappeso e dell’obesità. Alla sera il consumo energetico si riduce e questo fa sì che il corpo trasformi gli eccessi assimilati in grassi,  favorendo così inevitabilmente il sovrappeso.

Definire gli orari oltre i quali non mangiare più, è una scelta strategica per proteggere la salute e per favorire il buon riposo. Parleremo nel prossimo articolo di come l’assunzione del cibo regolata per orari, quantità e qualità incida sorprendentemente sul livello energetico e sulla lucidità mentale delle persone.

Maria F. Rummele

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