Molti di noi lo hanno conosciuto guardando le serie TV coreane, ed è subito evidente che non si tratta soltanto di cibo, bensì di un’antica tradizione, risalente a molti secoli fa, che rappresenta una parte fondamentale della cucina di questo paese e dell’identità culturale stessa della Corea. Il Kimchi viene utilizzato quasi quotidianamente, da solo o in accompagnamento ad altri cibi, ed è una perfetta combinazione di gusto e nutrimento.
Originariamente, il kimchi veniva preparato durante la stagione dei raccolti per conservare le verdure durante l’inverno.È infatti un piatto preparato per fermentazione, e questo lo rende ricco di benefici e lo fa amare per il suo sapore unico.
Il cuore del kimchi è il cavolo cinese, o cavolo napa, noto anche come baechu in coreano. Questo cavolo viene sottoposto a un processo di salamoia con una miscela di sale, zenzero, aglio e peperoncino. Alcune varianti di kimchi possono includere anche altri ingredienti come carote, cipolle verdi e altri ancora.
Dopo essere stato preparato, il kimchi viene lasciato fermentare a temperatura ambiente per un periodo che può variare da alcuni giorni a diverse settimane. Durante questo processo i batteri naturali presenti nei vegetali iniziano a proliferare, creando quei sapori ricchi e complessi che lo caratterizzano.
È pertanto più di un semplice contorno gustoso: è un superfood ricco di benefici per la salute. La fermentazione non solo conferisce al kimchi il suo sapore distintivo, ma produce anche probiotici, benefici per la salute dell’intestino, che promuovono l’equilibrio della flora intestinale e possono sostenere il sistema immunitario.
Il Kimchi è inoltre una fonte meravigliosa di molti minerali e di vitamine tra cui le vitamine C, K1, A, , E e le vitamine del gruppo B.
Oggi il Kimchi occupa un posto d’onore in molte cucine internazionali. Può essere utilizzato in insalate, zuppe, panini e anche in piatti di pasta, aggiungendo un tocco piccante e saporito a diverse preparazioni culinarie.
La preparazione del Kimchi è ritenuta parte integrante della cultura e dell’identità coreana, tanto da essere stata inserita dall’Unesco, nel 2013, nella lista dei Patrimoni intangibili dell’Umanità.
Maria F.Rummele
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