L’UVA ci accompagna nel passaggio dall’estate all’autunno; lo fa regalandoci il sole che ha incamerato durante l’estate, sotto forma di zuccheri.
Nelle sue varietà (uva rosata, bianca, nera) è ricchissima di elementi nutritivi ed antiossidanti. Aiuta nella regolarizzazione dell’intestino e nella rigenerazione delle funzioni del corpo. Ciò la rende particolarmente consigliabile in casi di affaticamento, convalescenza, stati infiammatori.
Si usa anche nel trattamento della pelle per la sua azione rivitalizzante ed astringente
È conosciuta ormai da tempo la “cura dell’uva” che si dice eserciti un’azione disintossicante e quindi “ringiovanente”. Si tratta di mangiare per un periodo di alcuni giorni solo uva aumentandone gradatamente la quantità. Aiuta a contrastare la ritenzione dei liquidi, gli stati infiammatori e la stitichezza.
Si consiglia anche l’assunzione del succo d’uva che (grazie alla presenza del resveratrolo contenuto nella buccia) svolge un’azione antiossidante. Il succo dell’uva è tra l’altro molto dolce e gustoso e può diventare uno spuntino o merenda ideale.
Spesso sottovalutata è l’uva passa (uvetta): ricca di vitamine e minerali arricchisce diversi piatti sia dolci che salati ed è un’ottimo modo per spezzare la fame durante la giornata. Secondo la medicina popolare il decotto di uva passa aiuta a contrastare le infiammazioni delle laringe, della trachea e dei bronchi.
L’uva è uno dei frutti più carichi di contenuti simbolici che conosciamo. Viene considerata già nelle antiche scritture simbolo di abbondanza e di fertilità.
È una pianta di cui si utilizza ogni parte. I grappoli di uva si mangiano o si trasformano in vino o in mosto. Con i flessibili rami si intrecciano cesti e le foglie si usano per decorare piatti gustosi ed avvolgere e conservare cibi freschi.
Suggeriamo di accompagnare l’uva anche a piatti salati e perfino ad aggiungerne gli acini ad insalate o minestre.
È il frutto adatto anche ai più pigri perché semplicissimo da servire e mangiare!
Maria F. Rummele
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