Corpo e psiche sono strettamente collegati e sono espressioni diverse di un’unico evento, l’uomo. È interessante osservare come quasi sempre esprimano, nelle loro rispettive modalità, uno stesso contenuto. Se con la parte fisica assimiliamo ed elaboriamo la materia, il cibo, con la parte psichica assimiliamo ed elaboriamo il nutrimento sottile, le informazioni. Seguono lo stesso schema, la medesima direzione, semplicemente esprimendosi con linguaggi differenti.

Chi mangia in modo disordinato, casuale nella scelta dei cibi e del momento della loro assunzione, è facile che segua lo stesso criterio di comportamento, ossia il disordine, nella conduzione della propria quotidianità. Viceversa chi segue un modello di pensiero più articolato, più attento ai propri pensieri e sentimenti, trasferisce lo stesso modello alla sua alimentazione. Chi tende alla dispersione e alla distrazione nello svolgimento delle proprie attività, chi non è capace di metodo e focalizzazione, è molto probabile che viva nello stesso modo il rapporto con il cibo. 

Il risultato della mancanza di attenzione per l’alimentazione è molto spesso un graduale affaticamento dei meccanismi fisiologici del corpo. Il sistema mente-corpo è in grado di adattarsi a molte mancanze e difficoltà, ma per poterle fronteggiare deve utilizzare delle energie in più e per farlo le deve togliere da altri distretti e/o funzioni del corpo. Questo può portare ad un progressivo indebolimento della salute e della forza psico-fisica.

Non è una regola assoluta, certamente, ma conoscere i meccanismi del corpo e avere chiarezza riguardo alle proprie dinamiche comportamentali permette di riconoscere le relazioni che li legano. Vuol dire avere uno strumento per prendere decisioni indirizzate alla salute, ad uno stato psicologico robusto e ad una emotività equilibrata.

Questi giorni di agosto, a prescindere dal fatto che siamo in vacanza oppure a casa, sono un buon periodo per osservarci e riflettere su questo tema. Possiamo approfittarne per porre le basi della salute e del benessere e farci trovare preparati nel prossimo cambio stagione e nelle difficoltà dell’inverno.

Maria F. Rummele

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