L’autunno ci accompagna verso l’inverno, stagione in cui saremo esposti a fattori climatici ed ambientali impegnativi sia per l’organismo che dal punto di vista psicologico.
Il cambio stagione è dunque un momento importante per rafforzare la salute in vista della stagione successiva, e alla luce delle difficoltà che abbiamo vissuto negli ultimi due anni nel campo della salute, ora il tema è ancora più importante e quanto mai urgente.
Gli sbalzi termici hanno un impatto importante sulle funzioni organiche, sulla qualità del sonno e sui comportamenti. Scegliere con cura i cibi di cui ci nutriamo, nonché la loro qualità e il metodo con cui li cuciniamo, permette di gettare le basi perché il sistema immunitario possa far fronte alle insidie dei primi freddi e della stagione invernale.
La salute si crea in primo luogo nel piatto, scegliendo ogni giorno, più volte al giorno, ciò di cui nutrirci.
La prima indicazione è quella di scegliere alimenti di stagione, attraverso cui la natura ci offre esattamente gli elementi nutrizionali che ci occorrono nella stagione fredda.
Ecco un elenco indicativo degli ortaggi e della frutta che troviamo in questa stagione:
– aglio, bietole, barbabietola rossa cavolfiori, cicoria, cipolle, cavoli, cavolo nero, cardi, carciofi, fagioli, finocchi, lattuga, patate, porri, radicchio, valeriana, ravanelli, topinambur, spinaci, zucca.
-cachi, castagne, carrube, fichi, kiwi, mele, melograni, noci, pere, prugne, uva.
Utilizziamo i semi, concentrati di forza ed energia, tra cui i fondamentali semi di lino, ricchi di omega3.
L’autunno ci offre anche i funghi, da sempre utilizzati in oriente come protettori della salute e immunostimolanti, i cui effetti benefici sono ormai riconosciuti anche in occidente. Facciamoci consigliare per imparare a sceglierli e utilizzare nel modo più efficace.
Possiamo mettere a punto un piano di equilibrio alimentare in cui utilizziamo di volta in volta le verdure e la frutta che, agendo in sinergia, coprano tutte le nostre necessità nutrizionali.
La prevenzione si fa a partire da qui, dal piatto.
Maria F.Rummele
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